lunedì 20 luglio 2015

una tranquilla domenica fotoromanzata


Ieri mattina presto. Molto presto (troppo presto), mi sono sentita toccare un fianco, da una cosa dura.
Nel sonno ho allungato la mano, per cercare di capire cosa fosse, ma le dita hanno  trovato solo vuoto.
Ho abbracciato il cuscino e richiuso gli occhi.
Ancora il tocco.
Sono scattata seduta sul letto tipo indemoniata (e considerati i capelli al mattino...)e ho visto Soo con un mano un bastone da passeggio giapponese antico in mano e nell'altra...
-Tieni...bevi la tua droga e poi ti spiego-
Ha allungato verso il mio viso la tazza  da cui usciva un celestiale aroma di caffè, allontanandosi un poco, l'ho presa come un vampiro prenderebbe una sacca di sangue fresco, e ho bevuto il primo sorso, poi ho sbirciato con gli occhi ancora pieni di sonno fuori dalla porta finestra, e sono tornata su Soo. 
-La prossima volta che mi svegli toccandomi con quel bastone, ti rendo monco. Ma poi, cosa ti salta in testa?-
-Bevi ancora caffè  amore mio dolcissimo, poi parliamo.-
Ok, si. Meglio che beva. Guardo l'ora dal cellulare. Le sette.
LE SETTE?
-La soia che ingurgiti  ti ha fuso il cervello? Mi svegli alle sette di domenica mattina con un bastone?-
Non urlo. Io non urlo mai, ma sono comprensibilmente irritata.
La settimana é stata devastante. Caldo. Un sacco di lavoro. Problemi.
Sognavo di svegliarmi alle due del pomeriggio. Di fare giardinaggio. Magari un po di beauty fai da te. Guardarmi un film.
Insomma. Il relax totale, dove il massimo dello sforzo sarebbe stato alzarmi dal divano e aprire il congelatore per un gelato.

-Adesso ti alzi, vai sotto il portico e ti porto un altro caffè con una brioche vuota.-
-Io non voglio alzarmi, andare sotto il portico e fare colazione. Voglio dormire.- insisto petulante.
-Avanti Carlotta...- e mi spuntona  le gambe con il bastone.
Con scatto felino lo prendo e tento di togliergli lo,  ma non ci riesco. Ho le reazioni di un bradipo. -La vuoi finire con sto bastone? -
-Non posso, mollalo  serpenta  che non sei altro!-
Serpenta? A me?
-Scusa?-
-Svegliarti é cosa molto pericolosa, bisogna fare come con i serpenti. Toccarli da lontano e il bastone del prozio  Hitoki é perfetto.-
-Ma cosa cazzo dici che quel bastone lo abbiamo comprato in un negozio etnico e non hai un prozio che si chiama Hitoki, te lo sei inventato sul momento per tentare di mettere una toppa al fatto che...si ma perché mi hai svegliata?-
-Alzati senza fare mosse improvvise e vai al tavolino. Il bastone del prozio Hitoki a cui tu non credi, mi proteggerá dai tuoi attacchi. Non posso rischiare di farmi mordere,  le tue sacche velenifere al mattino, sono piene. -
-Sì chiamano ghiandole parotide,  non sacche velenifere....- ma poi mi arrendo.
Quando Soo ha questi momenti da cartone animato, ho imparato a non oppormi ma ad assecondarlo. 
In fondo stare in coppia é un gioco di equilibrismo estremo, dove una volta cede uno e una volta cede l' altro, accettando serenamente che alcune cose non potranno  cambiare. Mai.
Mi sono alzata, mi ha pizzicata ancora con la punta del bastone, gli ho intimato di smetterla sul serio o sarei andata  a Seul sulla tomba del suo fantomatico prozio Hitoki per fare pipí sulla lapide o quello che usano, oltre naturalmente a rappresaglie random.


Quindi mi sono seduta, ancora avvolta dal sonno. Incapace di connettere normalmente. Aspettando la colazione.
E finalmente Soo ha parlato.
-Ora ti cambi, ti metti qualcosa di comodo, togli quelle mutande con i gatti oscene  e poi ti porto in una villa con tanto di giardino botanico e piante rare.-
Ho un attimo di paresi. 
É una cosa carina da organizzare. Adoro i giardini botanici tanto quanto i monumenti.
Ma.
Fará caldissimo. Non ho voglia di mettermi in macchina. Non ho voglia proprio di mettere il naso fuori di casa.
Insomma. Dentro la mia deliziosa e brillantinata scatola cranica,  tutte le sinapsi urlano un gigantesco no...
Sorrido e rispondo si.
Finisco la colazione e mentre mi spoglio per infilarmi sotto la doccia, gioco con il Sony Ericsson. 
E via le mutande oscene (ma in estate comode. O Dio si. Comodissime. E fanculo il resto)



Due ore dopo varcavamo le porte dell' immenso giardino botanico.
Alle due, distrutta dal caldo, dalla camminata e in un bagno di sudore nonostante l ombra di alberi secolari dalle immense chiome, mi sono arresa, sedendomi sotto un arco in pietra, totalmente invaso da rampicanti.


A fine giornata le mie estremitá  erano provate, tanto da doverle coccolare, con tanto di menta fresca del mio giardino.


E poi...coccole a me.
A cui poi, si é unito anche Soo.


5 commenti:

  1. bella domenica davvero... e come sempre belle foto!
    e un ringraziamento particolare comunque al prozio hitoki!

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  2. La foto con il micioslip è molto bella.
    Credevo dormissi nature, almeno con questo caldo.

    Prepara il seguito, con le avventure del prozio Koreano, è troppo divertente.

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  3. In effetti dormo nuda ma ultimamente Soo mi importuna assai quindi devo "vestirmi" e smettere la di parlarmi del prozio Hitoki!
    Che vi ricordo non esistere se non nella mente bacata di Soo per spiegare qualsiasi stupidata gli venga in mente.
    E tra l altro è talmente convincente che un sacco di gente crede che come antenato sia veramente esistito.
    Adesso mi invento un parente pure io.
    E che cavolo.

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  4. mi piace l'approccio col bastone per non essere morso. Di fatto andrebbe usato anche con me. p.s. A me le tue mutande coi gatti piacciono.

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