Ssottotitolo:
In effetti c'è
E si chiama Sony Ericsson mini pro. Ho cominciato a fotografarmi con lui. Con lui e Camera zoom fx.
Una donna. Un mini smartphone e un applicazione. All'orizzonte un tramonto infuocato e noi tre, io vestita da sexy cowboy (in rosa) che cavalco con i ricci al vento verso nuovi selfie selvaggi.
Poi è arrivato il note. Ingombrante. Supponente. Il professore diciamo.
Nelle sue foto non una sbavatura. Bilanciamenti perfetti. Una noia. La morte totale del glamour.
Come stare in un università e dover ascoltare una lezione sulla morale cattolica, mentre ti stanno aspettando ad un rave. O un'orgia. O una serata da psicopatici. Insomma, quello che volete.
Meno male che ho incontrato Huawei e lì. Il trionfo del frilli.
Ma come il Sony. Nessuno mai.
Un selfie casereccio con lui. Rilassato. Nessuna app. Se non FX.
Vabbè. Buonanotte.
c'e' c'e'
RispondiEliminaa volte la semplicità di uno scatto così diventa più glamour di mille altri scatti preparati e impostati..
RispondiEliminachissà....magari qualche futuro scatto finirà pure sul mio nuovo (vecchio blog)... ;-)
RispondiEliminache insenatura dove tuffarsi in apnea :-)
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