lunedì 31 agosto 2015

Basta. Anno nuovo vita nuova

Si, lo so che non è capodanno ma chi se ne frega.
Pensate fuori dagli schemi.

Stamattina, dopo aver passato una domenica tipo ameba pigra, quindi il massimo del nulla, mi sono svegliata piena di buoni propositi per l anno nuovo, che per me parte da oggi.
Guardandomi allo specchio, nudissima, ho deciso che:
Mi taglio i capelli e figa semi pelosa.
Il taglio capelli deciso da me, la figa semi pelosa decisa da Soo, che rimane un estimatore del pelo.

Buon anno a tutti

domenica 30 agosto 2015

Tacco? No grazie


Le mie nuove ballerine blu.
Naturalmente brillantinate.
Ho una vera fissa per queste scarpe.
Ne ho paia infinite, che a Imelda  Marcos faccio una pippa. 


A proposito di Imelda. Ma é ancora viva?
Ho un vuoto di memoria non da me.
Vado subito a controllare. Potrei non dormirci  stanotte e chiedere a Soo sarebbe inutile.
-Ma Imelda Marcos é viva o morta?-
-Ma chi  cazzo é,  una tua parente? Strano, non me ne hai mai parlato.-


giovedì 27 agosto 2015

Discorsi tra uomini sul tradimento


Beh...uomini. Non proprio. Diciamo  piú vicino ad un branco di pelosi neanderthaliani inspiegabilmente scampati all'estinzione che uomini, appunto.
Serata poker amici di Soo.
La sala diventa improvvisamente una bisca, con tanto di nebbia sigarettosa, super alcolici e tutto il corollario da veri giocatori, anche se sono delle schiappe.
Pure Barbie li spennerebbe come dei polli.
Io mi presto, in queste serate, a fare da cameriera.
Cucino per loro. Gli porto il ghiaccio per le bevande. Svuoto i portacenere e sono l'unica delle quattro fidanzate/compagne che mette a disposizione la casa, le altre urlano raccapricciate solo al pensiero di avere un granello di polvere su un mobile, figuriamoci quattro uomini convinti di essere ai campionati galattici di poker, con rutto libero compreso.
Ammetto, mi diverto. Mi piace osservarli. Ascoltarli. Sono davvero incredibili i neander...ehm...gli uomini, quando fanno gruppo e c' è confidenza.
In genere rido ai loro discorsi, li prendo in giro, ma...
Uno degli amici di Soo, Mattia, confessa che la sua compagna lo ha beccato a tradirla.
Ma non beccato in maniera "normale" come tutti i fedifraghi, ma in maniera infernale. Si proprio infernale. 
Mentre erano li che consumavano il sesso adulterino, con frasi che solo Neruda avrebbe potuto dire, del tipo "Si succhia...oddio che bocca...dai...si fino alle palle...tutto...ecco cosí..." e con lei che rispondeva con frasi alla Liala "...sono bagnatissima, infilami il cazzo dai...si...in faccia dai...vieni che poi ricominciamo, vieni dai...sulle tette, sul culo, in bocca, dove vuoi..." insomma i due novelli Romeo e Giulietta, non si sono accorti che il super tecnologico Samsung di lui aveva la video camera accesa, che ha filmato con sonoro per circa venti minuti e per una serie di sfigati eventi, che nemmeno una macumba, la compagna ufficiale è venuta in possesso del filmato esattamente sette ore dopo.

Gli uomini, mentre il racconto di Mattia proseguiva con tanto di supporto audio e video, erano tutto una pacca sulla spalla, un "sei grande!", " ma che bona che è! Che tette!".
Insomma, discorsi nella norma in una serata del genere, dove non si prenderebbe sul serio niente e nessuno, nemmeno se per sbaglio hai investito il vicino. Cioè,  pensi positivo e mentre nascondi il cadavere pensi che la vita é strana. Oggi ci sei e domani...chissà.
Ma poi.
Non so quando il discorso è virato su lidi piú seri, perchè ero in cucina a tentare di produrre cocaina dal basilico, e...
Niente piú pacche sulle spalle. Niente piú risate e battute goliardiche su tette e figa.
Solo.
Sussurri.
Ho allungato le orecchie e sentito la voce di Mattia continuare "...eh, ma ragazzi, non è che puoi resistere. Mi ha voluto a tutti i costi e lo sapeva che ero fidanzato!"
Amico2 " Si, sono delle troiette. L'uomo è uomo e non ragioniamo piú..."
Mattia "Ma infatti Laura non mi ha detto niente, è andata subito a citofonare all'altra e l'ha menata."
Amico2 "Sono brutte storie, se ste troiette ci lasciassero in pace...perchè come si fa a resistere? Le donne riescono, noi no..."
Mattia "Ovvio, non è che mi sveglio al mattino con l'uccello in mano pronto ad infilarlo, ma se poi arriva una gnocca simile che ti sbatte la figa in faccia una volta. E due. E alla terza anche Gesú cede. E lo sapeva che ero fidanzato, poteva evitare no?"
A parte il ripetersi dei concetti, ma.
Parliamo dei concetti proprio.
La colpa è di lei perchè tu non sei capace di resistere a delle sollecitazioni sessuali?
Ed è pure lei che deve accollarsi la responsabilitá del tradimento nei confronti della tua dolce metà?

Stiamo. Scherzando?

Sono balzata in sala come Matrix. Uguale.
Li ho fissati ad uno ad uno, spegnendo solo con lo sguardo ogni loro discorso e, nella stanza è calato il silenzio come un sudario.
Il vento sibilava tra le querce del parco, i lupi ululavano e in lontananza crepitii di tuoni sempre piú vicini, mentre nella mia testa la voce del defunto Escobar mi sussurrava "Uccidili".
"Ragazzi, adesso siete nella merda fino al collo."
Ecco la voce della veritá di Soo.
Perché se c è una cosa che mi fa proprio irritare per la profonda stupiditá e grettezza di pensiero è proprio la formula.
Io, uomo, improvvisamente cerebroleso e incapace di intendere e volere, ti ho tradito perchè lei non mi ha lasciato in pace.
Cioè.
Scusa? Puoi ripetere?
Grazie al cielo, tutte le volte che sono stata tradita e ho dovuto rompermi le scatole ad affrontare la situazione, mai ho trovato uomini che hanno fatto questo discorso,  davvero li avrei uccisi a testate, fatti a pezzi con la sega elettrica che ho in cucina, sciolti i resti nell'acido e poi aperto l'acqua per far scorrere l'orrido liquame.

Non si può sentire una cosa cosí, datemene atto.
Perchè magari oltre ad essermi accompagnata con uno che si professa fedele fino all'ultima cellula (sempre loro) e poi mi tradisce, scopro anche che è una categoria protetta dell'uccello.
Che ha bisogno dell'accompagnamento perchè non sa resistere alle sollecitazioni sessuali di tutte le maghe Circe che vagano per il mondo, con l unico scopo di ipnotizzare un innocente, legarlo e poi costringerlo al sesso traditorio.
Magari con una pistola puntata sul cazzo.
Insomma. Avrei la triste consapevolezza di aver scelto proprio il peggio.
Un demente totale in preda alle pulsioni, pure vigliacco.
Danno e beffa. Non mancherebbe niente
Ma altrettanto inquietante trovo andare ad affrontare l'amante, addossandole la maggior parte delle colpe, un po' per quanto detto sopra che gli uomini sono uomini, un po' perché la si punta come se fosse il fulcro del tradimento.
E no carini. No no.
No.
Lei è il nulla, io becco te. Con cui ho condiviso un cammino. Progetti. Sogni. Lacrime. Momenti felici.
Sei tu e solo tu che devi rispondere delle tue azioni, anche se sostieni che è colpa dell'uccello e della genetica.
Sinceramente io fossi l'amante e trovassi l'ufficiale che mi aspetta sotto casa, la faccio nera.

Alla fine li ho catechizzati tutti e dopo un ora di lavaggio del cervello hanno capito il mio discorso, almeno credo, dandomi ragione.
E giuro che non me l'hanno data perché erano inchiodati al tavolo di noce lungo tre metri della sala, con morsetti elettrici attaccati allo scroto. 
Non é stato facile fargli capire il nuovo concetto, ovvio, basato sul fatto che si. Hai l'uccello randagio, ma non é che ti stuprano o drogano. Quindi un minimo di coglioni sotto e assumiti  le tue responsabilitá, senza mettere di mezzo altri.
(Poi certo, se l'amante ha lo scopo di diventare l'ufficiale bisogna valutare caso caso per caso, ma se si parla di qualche botta e via, non vedo proprio come la colpa, anche minima, si possa addossare all'altra)

Dopo tutto questo, mi sono rifugiata nella stanza serra, osservando  sconsolata la mia collezione di orchidee, una trentina di esemplari scovate  a fatica a prezzi accettabili che sono sempre state meravigliose, invece ora...
la persona che si é occupata del giardino e dei gatti, nonostante il divieto assoluto di bagnarle.
Lo ha fatto.
Non le ha bagnate innaffiandole,  ha fatto di peggio.
Le ha spruzzate con uno spruzzino, pensando che fosse la cosa ideale.
No, non lo é. Se vuoi ucciderle  allora spruzzale,  e stai sicuro che tempo un mese tirano le cuoia. 
Ma non é finita. Lo spruzzino che ha usato era acqua e verderame,  l'intruglio  che uso per i miei fantastici pomodorini gialli perini mignon. 
Tanto valeva che le cospargesse di benzina e poi WHOM! , un bel faló. 
Non hanno una bella faccia, a parte un paio. Vediamo.
Ma dicevo.
Ero lì a contemplare il disastro, vestita solo dei miei famosi slip gattari,  quando entra Soo.
"Qualcuno dei tuoi ex, quando é stato beccato, ti ha mai detto che era colpa dell'altra?"
Sono con le cesoie in mano, perché nel frattempo ho deciso di potare, e mi volto a guardarlo.
"No. Nessun cerebroleso tra i miei ex fedifraghi."
Mi osserva stringendo ancora di piú gli occhi a mandorla, poi fa un sorriso a labbra serrate "Comunque é sempre colpa delle donne. Siete delle tentatrici. Lo diceva anche il prozio Hitoki."
Faccio scattare le cesoie un paio di volte, alzando pure un sopracciglio molto conigliettoso e lui a sorpresa tira fuori da dietro la schiena un...un...
Un calza scarpe che non ho mai visto in casa. Sembra antico. Ed é lunghissimo, fatto di legno intagliato. Ad un estremità ha il coso per le scarpe e dall'altra una mano che sembra scheletrica, presumo per gattarsi la schiena. 
É oscena.
La brandisce verso di me dalla parte della mano della morte dicendo "Vado retro  serpenta indemoniata e per la forza del prozio Hitoki, io ti libero da tutti gli assurdi pensieri che ti vengono in mente, perché la colpa é sempre delle donne. Hitoki&Soo  docet. "


Volevo comunicarvi che Soo é scappato con la figlia del proprietario, giapponese, del nostro ristorante preferito e se fra qualche giorno troveranno un cadavere con le impronte digitali bruciate, dai tratti orientali, sia chiaro che non é Soo.
Mi ha lasciata ed é scappato non so dove con la giappo, ripeto.
E non sono io l'ultima persona che lo ha visto vivo, ma appunto la giappo.
E mai posseduto cesoie.
Ma soprattutto non ucciderei  mai evirando e lasciando dissanguare,  mica sono Lorena Bobbit,  senza contare che il sangue in un corpo umano é davvero tanto.
Sai che culo a pulire, vi pare possa perdere tempo in una maniera cosí faticosa?
Quindi ricapitolando.
Io sono innocente a prescindere.
Non esistono conigliette assassine.
Giuro su Assad.

E qui il giorno di mare fatto in vacanza.
Eravamo solo io e Soo e pioveva.
Cuoppo come merenda e una spiaggia tutta per noi.
Tipo Addams.









lunedì 24 agosto 2015

Cedimenti conigliettosi: le prove


Ho deciso di inaugurare la sezione dei cedimenti.
Cedimenti glamour naturalmente, mica robe schiaffate sul blog senza un minimo di gusto e classe.
Amo gli anni che passano lasciando la loro traccia, il tempo con me è gentile. Sfacciatamente gentile.
Ammetto pure un buon DNA, una vita quanto piú possibile sana, Maria il giusto, e tanto. Tanto sesso.
Ops no. Scherzavo.
Non faccio sesso e non fumo, vivo in un convento e Soo non esiste.
Non fateci caso. Sono stanca morta.
Ho ricominciato a lavorare e il mio livello di tolleranza è pari a quello di salvini davanti a qualsiasi cosa non sia padana.
Quindi zero.
Poi piove, e questo umidore sparso fastidiossissimo, si appiccica ovunque, isterizzandomi ulteriormente.
Insomma.
Un isterica al cubo.
Torniamo a cose serie.

Indubbiamente la luce. La posizione. Gli alieni. Le zeppole che mi sono sbafata come se non ci fosse stato un domani...
Però il cedimento c è.
E non mi dispiace per niente.

Vado a dormire.
Buonanotte e buon cedimento a tutti.
:)


giovedì 13 agosto 2015

Siamo qui

Siamo in vacanza ormai da giorni in Campania e zone limitrofe.
Abbiamo come base per i nostri giri storici un appartamento nelle campagne di Paestum, gentilmente offerto da un caro amico di Soo.
Il paesino è un grappolo di case senza nessun senso architettonico, dove ville moderne e piuttosto kitsch, si affiancano a casette di mattoni a vista di cemento e altre antiche, dove c è sempre il pericolo di crollo.
Almeno mi sembra.
Tutto è abitato fino al piano garage, dove invece di macchine ci trovi cucine. Salotti, camere varie e, il marciapiede davanti, diventa un'estensione della casa, occupato con sedie, divani e pure TV.
Il caldo è insopportabile e in questo paesino che sembra un po' fuori dallo spazio tempo, pure gli alberi sono rari, sfiniti dal sole e soffocati dalla polvere secca onnipresente, quindi non puoi nemmeno avventurarti in giro, perchè l unica ombra è quella degli avvoltoi che ti seguono.
Poi, dopo il tramonto, arrivano i lupi ma ve lo racconto un altra volta.

L'amico di Soo è nipote di un ex sindaco del paese, molto amato e rispettato e in questo angolo di terra certi valori sono ancora endemici, quindi noi non siamo solo ospiti dell'amico, ma di tutto il paese.
In ogni posto dove andiamo siamo immediatamente riconosciuti, e non ci vuole certo un genio d'accordo, riconosciuti come gli amici di Carmine, quindi...tutta una famiglia.
Ci sono tre bar, una pasticceria e una gelateria e in nessuno di questi luoghi ci è stato permesso di pagare.
"Voi siete gli amici di Carmine? Apposto, statevi buoni."
Abbiamo faticato non poco in questi giorni a sottrarci dall'ala protettiva di tutto il paese, risolvendo dando false informazioni sui luoghi che volevamo visitare e soprattutto giorni e orari.
Scappavamo e scappiamo all'alba come un commando. Prima esce Soo e guarda la strada, se è libera scatto io e zompo in macchina mettendo in moto, derapo, inversione a U e poi sgommando davanti al cancello di casa, Soo salta in macchina al volo, passando dal finestrino e io do gas, toccando con la panda i 250 km in meno di cinque secondi.
Quindi da soli, ci siamo immersi nelle bellezze di Napoli, della Reggia di Caserta, abbiamo fatto speleo rafting, che ci piace da morire, scoperto un paesino dove alla sera aprono la diga e le strade di questo borgo medioevale aggrappato alla  montagna, si allagano d'acqua e tu ci puoi scorrazzare dentro come un bambino e finito girare una via angusta e stretta, e scoprire che li, in quel paese devastato anche dal terremoto dell'Irpinia, c era un campo di contenimento tedesco, dove però i prigionieri potevano uscire e passeggiare per il paese, e dove nessuno è mai fuggito.
Piccole chicche che non si trovano sui libri di storia, e che mi fanno strippare di godimento storico e curiositá.
Non abbiamo voglia di mare, ne abbiamo fatto a sufficienza a giugno, dieci giorni sul mar rosso, dove volevo buttarmi giú dalla barriera corallina e farla finita.
Poi ve lo racconto. Si. Anche questa.
Ho vissuto l'inferno in quel resort mega a novemila stelle dove  trovavo pure i petali di rosa sul cuscino la sera.
Cioè.
Aiuto.
Mollami.
Ma questa è un altra storia.
Ora siamo qui, con gli occhi pieni di meraviglie e sto pensando che stasera siamo stati invitati ufficialmente dal "boss" del paese e moglie, a cena in uno dei migliori ristoranti di Caserta, a mangiare pesce e domani sera falò in paese.
Spero solo non si incendi niente.
Ho giá paura.
Mamma mia che caldo, accidenti.
E che fatica scrivere da smartphone.
Comunque.
Vado.
Ci sono venuti a prendere.



martedì 4 agosto 2015

Il kebabbaro ( liberalizziamola)

Stasera sono stata corteggiata pesantemente dal kebabbaro.
Cioè, il mio kebabbaro di fiducia, quello che tiro stupido ogni volta con mille richieste e mille cambi di idea su cosa  voglio dentro il panino...lui  che avrá...boh...25 anni?sempre tutto sorridente, timidino. ...
Soo mi ha presa pure per il culo, ricordandomi che agli egiziani e ai turchi piaccio di brutto, anche se non hanno ben chiara  l'etá.
Mia.
Non si rendono conto che potrei essere la loro mammina.
Qualche mese fa, un giovin siriano universitario di 27 anni, cominciò ad apparirmi davanti nei luoghi piú impensati, tipo dietro gli smalti da Kiko, facendo finta di scegliere qualcosa per la zia, la madre, la sorella eccetera, una cosa tipo il proprio Hitoki
O magari sbucare da dentro un camerino di Tezenis.
O al bar dove bevevo il mio caffè...
Io lo ignoravo e ovviamente lui si fece più pressante, finché  un giorno mi invitò a cena, premurandosi di informarmi che era una proposta seria, non per il sesso, che  voleva avere (cito testuale "il privilegio di conoscermi meglio e chissá...")
Per un attimo mi sono vista in Siria dentro una grande ed elegante villa bianca, io tutta brillantini e seta, a svolazzare per le stanze come una principessa, amata dal suo sposo bambino ricoperta di amore e regali, poi ho collegato le sinapsi e mi è apparso Assad. Poi l ISS. Poi i veli. Le bombe.
Insomma.
Questo matrimonio non s'ha da fare.
Firmato
Carlotta Manzoni.

Per farla breve in quell'occasione sono stata dura.
Capendo che aveva preso una cantonata pazzesca sulla mia etá, gli spiattellai la carta di identitá sul muso.
Rimase letteralmente atterrito.
Giuro sul dildo rosa.
Atterrito.
Quando si riprese dallo shock di aver pensato di avere una storia seria con una che presumibilmente aveva piú anni della sua vera madre, scappò letteralmente, come se improvvisamente mi fossi trasformata in un Idra a novemila teste.

Ma parlavo del kebabbaro.
Soo mi aspettava fumando fuori dal locale e io, tra una cipolla, salsa alla yogurt e pezzi volanti di carne, cercavo di dribblare le domande dell'egiziano.
"Posso sapere tuo nome?"
"Carlotta"
"Lui tuo marito?"
"Si, mio mio marito."
A quel punto sono uscita, cantandomela con Soo.
Che grazie al cielo non ha mostrato gelosia, o mi sarei irritata parecchio.
Ma mica per un fatto razziale, sono al di sopra delle parti e Pannella, al mio confronto, a volte è troppo moderato per dire, ma per un fatto di gusti fisici proprio.
Comunque.
Sono rientrata a prendere la birra e il kebabbaro ci ha di nuovo dato dentro.
"Mi piacerebbe vederti una sera"
"Direi di no. Sono sposata. Quanto ti devo della birra?"
"Voglio solo parlare. Tu mi piaci tanto."
Ed è pure arrossito.
A quel punto non mi sembrava il caso di mostrare la carta d'identitá, era troppo diretto e poi il mio panino non era ancora pronto, quindi stavo per lanciarmi in uno dei miei pupponi cosmici per poi darmi alla fuga appena avessi avuto in mano il kebab, ma Soo è rientrato nel locale e il povero kebabbaro non ha piú potuto farmi profferte.
Che disdetta.


A proposito.
Liberalizziamola, cosí magari la gente smette di morire per quella merda chimica.
Sono davvero rimasta sconcertata dalla notizia del Cocoricò e di quel ragazzo morto per una pastiglia.
E la chiusura del locale può calmare e dare sollievo ad alcuni, ma io vedo solo un nascondere la sporcizia sotto il tappeto.
E sotto il tappeto italiano c' é una discarica.



Comitato carlottiano pro maria.