giovedì 23 ottobre 2014

Ma quanta paura fanno i gay?

Leggo qualche giorno fa sulla mia fantastica app Rassegna stampa, una notizia riportata da  RAI news con  questo titolo:
Cei: nozze gay presunzione inaccettabile. (Il rosa é il mio. Ho tentato di ingentilire l'anatema)
Prima avevo letto Lupi che auspicava le dimissioni di Marino, "colpevole" di avere trascritto unioni civili contratte all'estero, al comune di Roma. (brrr che cattivone questo Marino)
Ancora prima Alfano e ancora prima...ancora. Un sacco di ancora  usciti dalle rosee boccucce di novelli Torquemada degli anni 2000, letteralmente terrorizzati da queste futuristiche nozze gay.
Ora, dall'alto della mia conigliettosità tutta brillantini e ciglia finte, vorrei provare a mettere sotto torchio le mie due sinapsi e fare un ragionamento su ció che é uscito dalla Cei&Company.
Comincio pensando  che l'unica presunzione inaccettabile che vedo, é solo quella frase infelice che dimostra rozzezza di pensiero, atassia emotiva e totale spregio verso le unioni civili etero, ovvero nozze/matrimoni/unioni/eccetera assolutamente valide e celebrate in un comune, seguendo il rito civile e non religioso,  validate da un sindaco che non mi risulta legga la Bibbia, dispensi comunioni e ostie e...insomma.
Potrei sbagliarmi. Magari ora lo fanno.
Peró. Ammettendo che tutto sia rimasto come ricordo, mi stupisco sempre un po' il fatto che alcuni non riconoscano come matrimoni quelli celebrati al di fuori della chiesa.
Un matrimonio civile non é fuori legge, anche se per la cei&company immagino dovrebbe esserlo.
Un matrimonio civile é oggettivamente, cristallinamente antistupido,  un matrimonio dove  invece di versetti della Bibbia si leggono articoli della nostra Costituzione. ( perché é giusto ricordare che esistono persone che non vedono la Bibbia come un libro sacro, ma semplicemente come un libro. O persone atee. Agnostiche. O semplicemente laiche)
So benissimo che in questo paese da terzo mondo su quasi tutto, non sono contemplate le nozze tra persone dello stesso sesso,  ma lo saranno. Eccome se lo saranno. Renzi o non Renzi.
É una battaglia vinta in partenza, non grazie alla nostra illuminata politica verso i diritti civili tutti, ma a causa di un paio di cose molto più pragmatiche.
Il ricambio generazionale e l'evoluzione.
L'evoluzione di uomini e donne laici o appartenenti ad una fede,  che non si sentono minacciati da una UNIONE CIVILE di qualsiasi natura sia, e che capiscono senza tante sovrastrutture che é semplicemente cattiveria impedire ad altri esseri umani di costruire un nucleo famigliare con le fondamenta dell'amore e di passare, si spera, la vita insieme, ma soprattutto riconoscono senza malafede che si parla di due approcci diversi. Uno é di fede e uno no.
Cioè. Bisogna essere duri di comprendonio per non vederlo.
Un altra cosa (per me) da mentecatti mentali é riconoscere agli omosessuali il diritto/dovere  di pagare le tasse per esempio,e non quello di poter lasciare al  compagno di una vita ció che si é costruito insieme, o non poter stare con la compagna se questa é in ospedale.
Proprio i cattolici che dicono avere una base di accoglienza e ascolto (Francesco docet, e vi ricordo che é il Papa, non uno qualunque ) fanno tabula rasa di quanto sopra.
Perché entrare a gamba tesa contro il riconoscimento di diritti che nulla hanno a che vedere con una visione di fede?
Questi signori tradiscono proprio le loro radici cristiane, quelle del Cristo. E non parlo solo del Cristo figura di fede miracolistica, ma anche dell uomo, che se la memoria regge, non me lo ricordo proprio come un razzista dei sentimenti o un cattedrattico che girovagava tra le persone  distinguendo amori di serie A e B
E poi. Seriamente.
Quanto fragili si sentono questi cattolici nelle loro convinzioni se parlano di "fondamenta della famiglia" minacciate dal riconoscimento civile di coppie che si uniscono davanti alla legge?
Mi sembra un tantino omofoba la cosa, tra l altro.

Grazie a Dio (ed è il caso di dirlo) la morale naturale collettiva farà il suo corso.



14 commenti:

  1. ...condivido...condivido tutto, in particolare condivido l'incapacità di trovare spiegazione alla paura che i cattolici italiani hanno che anche i gay possano unirsi in unioni civili e laiche, che possano decidere di loro sponte (da adulti, cittadini, responsabili quali sono) di accedere a certi diritti ed a certi doveri, rinunciando ad altri diritti, da e verso un'altra persona. Forse è solo il timore di perdere un altro pezzetto di un'identità (l'identità cristiano-cattolica) che già è sempre più fumosa, labile, difficile da capire (se non nelle sue negatività e nei suoi rifiuti)...forse è solo il timore che, senza regole ferree e granitiche a cui guardare, essere cattolici vorrà dire solo e soltanto avere fede, avere una fede personale, intima, intrinseca, spirituale (in luogo di quella collettivizzante, esterna ed ostentabile tramite il rispetto di alcune regolette, appunto) e quanti, allora, guardandosi dentro, capiranno che cattolici non lo sono mai stati...forse tanti omosessuali occulti, che spacciano ai loro amanti-compagni la scusa di non poetr uscire allo scoperto a causa di ragioni di fede, si troverebbero a non avere più ragioni per mentire e nascondersi...non lo so...comunque, indipendentemente da questo, a tutti coloro che mi chiderenno se sono religioso continuerò a rispondere ''no, non sono superstizioso''...

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    1. Caro Watch (😍)
      i tempi ormai sono maturi.
      Certe frange cattoliche dovranno farsene una ragione dei matrimoni civili omosessuali.
      Ormai tutto si é messo in marcia.
      Anche il Sinodo dei vescovi che ha appena concluso la sua prima riunione hao dovuto per forza affrontarlo.
      Purtroppo il loro cambio generazionale é più lento di quello della società ma finalmente il sorpasso sta avvenendo anche da loro.
      E sarà un grande giorno quando smetteranno di ficcanasare come dei guardoni nelle mutande degli altri.

      Detto questo ci tengo a sottolineare che non sono cattolica ma solo una grande fans di Gesù. Non il loro.
      L' altro. Quello accogliente e illuminato. Quello che si incazzava a mina non solo contro i mercanti del tempio ma con tutto ció che si credeva superiore immotivatamente.

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  2. E la prossima battaglia sarà il testamento biologico.
    Ma ditemi voi se per quattro cattotalebani irrispettori del mio sentire e soprattutto sadici io sia stata costretta ad iscrivermi ad exit in primis e fare un testamento biologico anti stupido costringendo di fatto mio padre e Soo a trasferirmi in svizzera qual ora io fossi in una situazione di non vita attaccata ad una macchina e non potessi prendere decisioni.
    Che nervoso mi viene.
    Che poi parlano pure a sproposito di eutanasia.
    Il Gesù che conosco io si mette le mani nei capelli, altro che.




    Oh oh. Adesso ci scomunicano.
    🎉🎉

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  3. Forse semplifico troppo, ma se "matrimonio" rimanesse quello cattolico, indissolubile ecc.ecc. e "Unione", o come volete, si chiamasse quello civile, si eviterebbero tante discussioni.
    La sovrapposizione del termine, nelle due visioni, autorizza chiunque a parlare in termini assoluti, certo di essere nella ragione.
    Come può, al giorno d'oggi, esserci un impedimento a qualcosa che riguarda unicamente la propria sfera personale?

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    1. La parola matrimonio esisteva ancora prima che la religione cattolica se ne appropriasse caricandola di tutti quei significati che conosciamo cosi bene.
      La svolta religiosa pesante in merito, se non ricordo male, avvenne intorno al 1200 ma mi riservo di controllare.
      Prima, fin dai romani, era un "contratto" scevro da qualsiasi implicazione torquemadesca.
      Capisco anche che ad alcuni fa comodo spacciare la parola matrimonio come identificativa di un unica cosa, ma basta leggere la storia e cercarene l'etimologia che tutto diventa più chiaro.

      Tra l'altro, anche l'Accademia della crusca, dice che la parola matrimonio oggi ha valenza multipla e si riferisce normalmente ad unioni civili o religiose.
      Ecco perché rifiuto a priori la distinzione.
      Il matrimonio é uno. Quello civile.
      E infatti la chiesa é costretta a far trascrivere ai comuni i matrimoni religiosi per renderli validi e non succede certo il contrario.
      Ma negheranno anche questo.
      Che povertà di spirito.

      P.s. ammetto. Sono in modalità polemica. Non con te ma con i Torquemada che ne dicono una al giorno.
      Che pena.

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  4. La tua "modalità polemica" è carica di fascino.

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  5. ho l'impressione che l'argomento in questione non interessi quasi a nessuno, in percentuale compaiono più le tue risposte rispetto ad altri. Perché non lasci perdere?

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  6. Buongiorno intanto.
    Poi il fatto che l'argomento non interessi quasi nessuno non é affar mio. Qui sopra scrivo e fotografo cosa mi parte indipendentemente dall'audience.
    Non sono schiava dei like. Di google+ e tutto ció che ne segue.
    E nemmeno delle eventuali visite o commenti.

    Questo tuo commento mi ha dato l'impressione che , essendo un blog di nudo, certi argomenti, per te, ne dovrebbero rimanere fuori.

    Comunque piacere. Carlotta. Tu sei?







    Oh oh...mi sa che sei uno di quelli che vede solo il matrimonio religioso finalizzato alla procreazione.

    Accidenti.

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    1. buongiorno a te.
      L'unica certezza è il dubbio. Chi transita da queste parti ha l'illusione che ogni volta sia diverso.
      Il nudo è una "conseguenza accidentale". Deduzione personale

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    2. .... insomma la passera non muta, al limite perde il pelo ma non il vizio. Fine della giornata. Buona serata.

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  7. chi sono? Nessuno.Il matrimonio religioso finalizzato alla procreazione? Manipolazione per chi crede che i bambini nascono sotto il cavolo. Arrivederci.

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    1. Arrivederci a te Nessuno.
      Salutami Polifemo. Ma anche no. Non é che l'Odissea mi abbia proprio entusiasmata...
      E comunque io non dono nata sotto un cavolo ma sono stata portata dalla cicogna (lamia era rosa tra l'altro).


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  8. lo scopo principale dell'essere umano (a parte compiere il male) è di creare contraddizioni (così in cielo come in terra). Mi preoccuperei più della biogenetica. Matrimoni gay, eutanasia, cioccolata a colazione al valico svizzero

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    1. La Danimarca ha messo fuori legge il sesso con gli animali.
      Ottimo.
      E pensare che basterebbe la morale naturale per certe cose.
      Che poi. Sono inquietata dal gatto che ho on affidamento in questo periodo.
      Mi guarda da maniaco sessuale e l'ho beccato a rubarmi gli slip.
      Non ci sono più i gatti di una volta.

      Adoro il sale rosa nell'ambito insalata.

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