Sono stata fortunata ad avere avuto genitori e famiglia tutta, che ragionavano contro corrente.
Non sono mai esistiti insegnamenti per soli uomini o insegnamenti per sole donne.
Io so cambiare una gomma esattamente come i miei fratelli, mentre loro sanno stirare esattamente come me (anzi, in verità io non stiro. Si è mai vista una coniglietta stirare? No. Ecco).
Da piccola, tutte le sere, mio padre mi leggeva a turnoTolkien, Asimov, Giulio Verne e altri autori che non ricordo, e anche qualche horror.
Solo più tardi scoprì che esistevano le favole e le principesse Disney, e me ne accorsi quando a carnevale tutte le bimbe si vestivano da Cenerentola, Biancaneve e cose così.
No. Mi sto perdendo. In effetti quello di cui volevo scrivere era il fatto che con il cazzo vissero felici e contenti tutti bacini e bacetti senza mai una lite cantando per boschi e parlando come dei pazzi a topi, gufi e ranocchianza varia che si trasforma in principe, magari pure super dotato anche se non ci è ddato sapere (a naso però, direi che in quanto ad attributi siamo piuttosto scarsini. L'unico vero maschio di tutto il panorama Disney è il gobbo di Notre Dame ).
E no belli.
La vita di coppia è un gioco di equilibrio che a volte diventa estenuante e bisogna che almeno uno dei due usi la testa.
Sono due giorni che con Soo siamo in guerra.
Lui è molto particolare, pure io lo sono, e le nostre differenze culturali a volte rendono le cose un filino difficili.
E non parlo del cibo orrendo che ogni tanto tenta di propinarmi e che io, da vera signorina educata e innamorata, la maggior parte delle volte mangio con pure il sorriso sulle labbra.
O del fatto che la nostra camera da letto non ha un letto ma un futon a terra, cosa molto comoda perché non cadi di sotto ma se hai una gamba rotta...ecco. Non ti alzi più se non con l'aiuto dei pompieri.
O che senta come un affronto personale il fatto che io usi le bacchette come sostegno delle mie orchidee e preferisca la forchetta per mangiare.
Ho anche imparato a giocare con la sua sessualità schizofrenica, che un giorno si eccita con le babbucce di pelo rosa e le mutande con i gatti, e il giorno dopo con me che faccio la casalinga e lui l'idraulico.
No, questa no. In effetti strippa quando metto i miei occhiali alla Gelmini e faccio la professoressina.
Insomma.
Una sana relazione da contorsionisti, dove entrambi abbiamo dovuto modificare e arrotondare, migliorando senza snaturarci.
Ma qualcosa sfugge sempre all'equilibrio perfetto. La famosa variabile impazzita.
Io sono una disordinata cronica, lui un fottuto perfettino che quando l ho conosciuto, aveva pure le mutande stirate.
Negli anni sono diventata, solo per amore suo, leggermente più ordinata pretendendo però zone proibite, mentre lui (oltre ad avere imparato ad usare la stirella ed avere, ovviamente, rinunciato alle mutande stirate, in quanto lo ricordo. Io. Non. Stiro. Niente. A. Nessuno. A meno che non abbia le mani, a quel punto mi impietosisce e dietro pagamento di 10 euro al minuto, ecco qualcosa posso stirare)..) è diventato più tollerante ma...
Ci sono dei momenti che sembra un matto.
Tu arrivi a casa, ti togli il cappotto, appoggi il santino del Divino sul mobile dell'ingresso, 10 grammi di Maria dentro una busta trasparente, un paio di palline cinesi, poi vai a toglierti le scarpe, infili le ciabatte, fai una doccia veloce e ti metti in tenuta casa e torni in ingresso per mettere a posto ciò che hai lasciato, al massimo mezzo ora prima, e ti accorgi che non c è più niente.
Niente Maria, niente palline cinesi, niente santino del Divino.
Niente.
Subito pensi di avere avuto un allucinazione e di aver solo immaginato di avere lasciato tutto li e quindi ravani nelle tasche del cappotto, ma sono vuote.
...
...
Allora ti viene in mente che vivi con un matto a corrente alternata con l ordine, che butta via tutto ciò che non riconosce come suo o che non è al posto giusto, ma pensi anche che sono secoli che discuti e ti incazzi come una iena con l altra maledetta metà del cielo di sto cazzo giallo, proprio perche butta via tutto, veloce come un raptor pure leggermente aggressivo quando glielo fai notare.
Cioè.
Sono arrivata a casa e questo mi ha buttato via tutto.
Negli anni ha buttato due porta cipria di argento del 700, perché erano inutili.
Ho perso il conto degli anelli che ha buttato. O della Maria. O delle mie scarpe.
Insomma. Da uccidere.
Ed è velocissimo appunto.
L'altra sera eravamo in cucina. Mi sono alzata, ho appoggiato un anello sul mobiletto vicino al lavandino, mi dava fastidio, ho aperto il frigo, preso l'acqua, girata per riprendere l anello e.
Sparito.
Già buttato nella spazzatura.
Ecco. Sono "esplosa".
Mi sono talmente irritata che gli ho detto che lo lasciavo perche di matti ne conosco già abbastanza senza doverci vivere insieme e nemmeno prendere l'accompagnamento.
Si è girato chiedendomi se avevo un altro.
Se non l'ho schiaffeggiato con il mio ventaglio rosa, è solo perché sono pacifista, ma giuro che la.voglia era tanta.
Gli ho sibilato di non permettersi mai più di dirmi una cosa del genere e di vergognarsi di averlo solo pensato e spostare l.attenzione su una cosa così era un tentativo maldestro di sfuggire alle proprie responsabilità che insultava pure i miei neuroni ( ho avuto un interpretazione da Oscar, che le grandi dive drammatiche del passato, al mio confronto...sciacquette)
Cavolo, e che cosa ha la mia roba, la peste vaiolosa?
Gli ho pure suggerito di farsi vedere da uno bravo, perché non è normale sta cosa.
Non voglio pensare che sia stronzo, meglio malato, perché almeno c'è una speranza di guarigione. Se sei stronzo invece.
Ecco. Stronzo rimani.
Morale della favola mi sono arrabbiata talmente tanto che l ho messo in black list sul cellulare e in casa gli rispondo a mono sillabi, nonostante lui sia tutto puccioso.
Ovviamente non ho mai pensato di lasciarlo (di ucciderlo si) ma evidentemente sono stata credibile quando l ho detto.
E questo è buono. Mai dare per scontato chi hai vicino.
Stamattina ha anche tentato un approccio sessuale.
Ero nuda sotto le coperte ancora nel.sonno profondo, quando sono stata svegliata da un cazzo duro appoggiato tra le natiche e due mani che mi tenevano i fianchi.
Gli ho detto gentilmente di spostarsi e tornare nella sua parte di futon se non voleva percepire la pensione di invalidità dal mese prossimo, e di lasciarmi dormire.
Ha opposto una debole resistenza, ma quando gli ho tirato una conigliettosa gomitata al fianco, ha esaudito prontamente la mia richiesta di essere lasciata in pace.
Fra un paio di giorni cederò per il bene della coppia, poi lo metto alla prova.
Se mi butta via qualcosa, giuro su Assad, che cominciò a stirare, usando lui come asse.
Perchè anche le conigliette, come le formiche, nel loro piccolo di incazzano.
E la mia favola preferita Disney, è la bella addormentata nel bosco.
Malefica è troppo figa. E anche le tre fate.